Prodotti di bellezza: quali sono i più apprezzati made in France

Prodotti di bellezza: quali sono i più apprezzati made in France

Parliamoci chiaro: è da un bel po’ che sui blog di bellezza e sulle riviste specializzate si discute dei prodotti coreani e della loro efficacia. Visto che dunque l’argomento è stato trattato ampiamente diamo invece uno sguardo a quelli che sono i trattamenti beauty più efficaci e più apprezzati provenienti dalla Francia. Nell’elenco che ti proponiamo forse troverai anche il tuo trattamento preferito. Noi li adoriamo tutti e ne parliamo con Donna e Dintorni Blog Makeup.

I detergenti: il primo gesto essenziale è conquistato da Bioderma, La Roche-Posay, Vichy

Se la pelle viene ben detersa abbiamo compiuto il 50% del percorso verso la bellezza del viso. Tra i detergenti del volto più apprezzati troviamo acque micellari, schiume che vanno via con acqua, latti senza risciacquo. Citiamo innanzitutto l’acqua micellare Sensibio H2O di Bioderma: il must per le pelli sensibili che temono di usare le comuni acque micellari. Con ingredienti simili alle componenti dell’epidermide, rimuove anche il trucco waterproof ed ha effetto lenitivo. Sempre le pelli sensibili ma tendenti al grasso potranno trovare grande conforto dalla linea Toleriane di La Roche-Posay: il detergente in schiuma in particolare (Purifying foaming cleanser) deterge e strucca. Lo si passa sulla pelle umida con movimenti circolari e poi si risciacqua. Senza profumo e senza sapone. È a base di acqua termale invece il latte detergente fresco 3 in 1 di Vichy, Pureté Thermale: in un solo gesto deterge il viso, lo tonifica e rimuove tutto il trucco. Non contiene parabeni. Formulato per pelli sensibili e miste.

Le acque termali: più di un tonico, un vero trattamento di bellezza

Dopo la detergenza, quando fa troppo caldo, in spiaggia, in un viaggio aereo o in tutti i casi in cui la pelle ha bisogno di comfort si utilizza l’acqua termale. In appositi erogatori che vaporizzano ed, anzi “nebulizzano” il prodotto sul viso, queste acque leniscono l’epidermide e la calmano. Tra le migliori e più apprezzate troviamo l’Eau Thermale di Avene, che migliora la texture della pelle e contiene oligoelementi che ripristinano la barriera cutanea. Stesso obiettivo anche per l’acqua termale vulcanica di Vichy, remineralizzante, con 15 minerali al suo interno per fortificare, rigenerare e nutrire tutti i tipi di pelle. Un discorso a parte merita il Paris Beauty Elixir di Caudalie, che non è un’acqua termale ma un elisir di bellezza che serve a fissare il trucco o a tonificare. Con oli essenziali e senza parabeni né ftalati, si basa su una ricetta sperimentata per la bellezza della regina d’Ungheria nel 1500.

I sieri: a base di minerali ed antiossidanti: Vichy e Filorga in testa

Il siero è un prodotto irrinunciabile se si desidera una pelle splendente ed un viso radioso, a prova di rughe. Tra i migliori sieri made in France, nella fascia media di prezzo, sono senz’altro da ricordare il Mineral 89 di Vichy, vero e proprio booster di luminosità. Molto comodo, e a base di acido ialuronico, può fare anche da idratante, evitando di applicare la crema. Acido ialuronico anche nel siero viso di Filorga, Hyal Intensive Hydrating Plumping Concentrate, per ripristinare l’idratazione e le difese della pelle, rendendola più forte. In consistenza di gel, si utilizza due volte al giorno, dopo la pulizia del viso.

Le creme idratanti più versatili: Nuxe ed Embryalisse

Ed eccoci alle creme idratanti più acquistate in Francia. Al primo posto c’è la “mitica” Creme fraiche de beautè di Nuxe: un vero comfort per le epidermidi più secche e sensibili. A base di latte ed estratti vegetali, e con più del 95% di ingredienti naturali, è ottima anche come primer viso. Infine, il latte-crema concentrato di Embryalisse è davvero irrinunciabile. Preferita anche dai truccatori questa crema è un vero passpartout: a base di burro di karité, cera d’api ed aloe vera lenisce, nutre i punti più secchi del corpo e può essere usata anche come struccante. La versione green e naturale della Eight hour di Elisabeth Arden.